Il ritorno del Legionario: Bellator sbarca in Italia, Sakara ci sarà!
- Redazione
- 1 dic 2015
- Tempo di lettura: 2 min
La notizia è di quelle che non possono passare inosservate, per una serie di motivi facilmente intuibili dagli appassionati di MMA: la nota promotion americana "Bellator" crede nel pubblico italiano e nella crescente popolarità che le arti marziali miste stanno riscuotendo nel nostro paese, mostrando un coraggio imprenditoriale superiore a quello mostrato da UFC anni addietro.
Scott Coker è lungimirante ed ha le idee chiare, decide di presentarsi al pubblico italiano con un paio d'assi nella manica: la diffusione del torneo attraverso i canali televisivi in chiaro, e il contratto firmato del più celebre tra i fighter italiani, il romano Alessio Sakara.
Il Legionario farà parte del roster di atleti che, il prossimo 16 aprile, si affronteranno al Pala Alpitour di Torino, in un evento congiunto con la promotion di Kickboxing "Oktagon".

La scelta potrebbe rivelarsi azzeccatissima: in una nazione in cui i praticanti di MMA di prima generazione stanno ancora formandosi (un po' tutti i fighter annoverano nei propri curricula pratiche marziali precedenti), è indispensabile avvalersi dell'esperienza e del radicamento di quelle discipline che, ormai da tanti anni, riescono a riempire i palazzetti dello sport del nostro paese.
Decisione lecita, legittima, intelligente: inutile nascondere la testa sotto la sabbia, la diffusione del nostro sport passa attraverso una progressiva implementazione nelle abitudini degli sport da combattimento e delle arti marziali tradizionali, ripudiando fermamente le scelte arroganti di certe promotion sorte dal nulla, che rischiano di tradursi in pesantissimo effetto boomerang per tutto il movimento. Non è un mistero che, l'aver confinato le arti marziali miste nei palinsesti delle pay tv, ha rappresentato fino ad oggi un muro insormontabile, un bastone tra le ruote per la diffusione delle MMA in Italia: quattro milioni e mezzo di utenti, con un 5% di share globale (provate ad immaginare quanti di questi abbiano guardato un evento di arti marziali miste!) non possono costituire alcunché per la crescita del movimento. Alessio Sakara torna in gabbia: lo avevamo lasciato qualche tempo fa, in un poco lusinghiero evento della FFC, tenutosi in Austria nel settembre scorso, contro un combattente tedesco tutt'altro che irresistibile, lo sconosciuto Dib Akil. Il palcoscenico del Bellator potrebbe costituire un'ottima opportunità di rilancio per la carriera di Sakara, conclusasi male e precocemente in UFC con un terribile filotto di quattro sconfitte consecutive, rimediate dal 2011 al 2013. Adesso il Legionario ci riprova, allontanandosi da quei palcoscenici ambigui e poco gratificanti, fatti di dilettanti travestiti da professionisti: i due eventi cui ha preso parte in Austria, contro il polacco Browarski e il già citato Akil, hanno evidenziato una netta superiorità tecnica del fighter nostrano, sottolinenando al contempo l'inadeguatezza di certe promotion a reggere l'impatto col "vero professionismo".
A 34 anni compiuti, Alessio può ancora far molto in termini di immagine per la diffusione delle arti marziali miste in Italia, mettendo a disposizione un non indifferente bagaglio di conoscenze tecniche e mediatiche. Solo la costanza maniacale nell'allenamento, nella preparazione atletica, nell'approfondimento degli argomenti tecnici potranno aiutarlo nell'impresa di far sventolare il tricolore in gabbia.
(foto: FLICKR - Luca Rossato)
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