La via italiana alle MMA
- Redazione
- 30 nov 2015
- Tempo di lettura: 1 min
L'Italia vanta una grandissima tradizione, nell'ambito delle arti marziali miste. Più grande, a nostro modo di vedere, degli stessi Stati Uniti, del Brasile, del Giappone.
Le prime forme di combattimento con regolamento "no holds barred", si attestano persino nell'antica Sumeria, ben seimila anni fa. Tralasciamo volutamente le iscrizioni di Lascaux, in Francia, che attesterebbero primordiali forme di wrestling diffuse tra le civiltà primitive, ben diciottomila anni fa.
E poi i già citati Sumeri, i Mongoli e soprattutto gli antichi Greci. I padri putativi della nostra civiltà, maestri nelle arti d'ogni sorta, inserirono il Pankration (dal greco antico: pan, tutto e kratos, potenza) nell'elenco dei giochi dell'olimpiade del 648 a.C. , con buona pace di Dana White e della versione moderna delle arti marziali miste. Le testimonianze ci giungono unicamente dai manufatti artistici, rinvenuti negli scavi archeologici, e dalle narrazioni di Ateneo da Naucrati, la cui opera ci permette di conoscere le affascinanti storie di Milone di Crotone e Teogene di Tasso.
In queste pagine analizzeremo le gesta dei campioni di casa nostra, troveranno spazio le interviste e i commenti agli eventi più attesi.
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